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Diano Castello, memoria dianese

All'inizio era considerato un lusso borghese, poi è diventata una possibilità alla portata di tanti. Dalle città di pianura le popolazioni si stanno addensando sulle coste. In prossimità del mare vi sono climi più miti, terre più fertili e aria più salubre.

Tutti al mare, insomma? Be', forse no; e comunque non è stato sempre così. Anzi!
Nella maggior parte dei casi, se volete conoscere la storia e le vicende che hanno animato una costa marina, volgete le spalle al mare e guardate all'interno, all'entroterra.

Funziona quasi sempre, e le ragioni non sono poi così difficili da immaginare. Le coste sono ed erano delle straordinarie autostrade ad infinite corsie, dalle quali poteva arrivare di tutto: mercanti, commercianti ma anche pirati, conquistatori ed armate intere.
Perciò era frequente che le popolazioni costiere, quando i climi sociali si facevano roventi, migravano nelle terre interne, più sicure.

Fra l'altro, se gli entroterra erano collocati in posizione elevata, come accade in tutta la Liguria, risultavano ottimi anche per dominare la costa ed il mare dall'alto.
Un pescatore dianese mi ha raccontato che nelle albe estive, tornando alla via del porto, la prima costruzione che si vede dal mare è l'imponente facciata della parrocchiale San Niccolò di Diano Castello.



Posto a 135 metri di altitudine, Diano Castello è il capoluogo virtuale di tutta l'area del dianese. Qui, attorno all'anno Mille, gli abitanti di Diano Marina si trasferirono in massa dalla costa, per difendersi dalle scorribande saracene. Oggi Diano Castello rappresenta la memoria storica di tutta la valle solcata dal torrente San Pietro.

Diano Marina invece è la modernità. Lo è suo malgrado. Alla fine dell'ottocento un terremoto la rase completamente al suolo. Perciò venne ricostruita completamente perdendo un po' del fascino da borgo ligure.

A Diano Castello ci sono invece ancora i "carruggi" antichi, le case di pietra, le chiese medievali
I vicoli di Diano Castello sono "importanti", consoni ad un capoluogo e coerentemente con la funzione storica che ha avuto nel tempo.



La parte a fronte mare è imponente non solo per la parrocchiale ma anche per il bel palazzo comunale la cui facciata è abbellita da un affresco seicentesco.

Sul lato opposto della chiesa si ergono invece i resti delle mura castellane. Il nome Diano Castello proviene proprio dal castello dei Marchesi di Clavesana, i primi padroni del borgo. Una vedetta rimane come simbolo di potere su tutta la valle fino a mare.



Ed è proprio agli occhi che va il piacere maggiore, i panorami, le vedute a tutte le ore del giorno, sera compresa. Persino la strada per giungere a Diano Castello dalla costa è piacevole tanto da meritarsi qualche sosta per guardarsi attorno.



Non date retta a chi dice che visto un borgo ligure si sono visti tutti. Ogni borgo è una nuova scoperta.

Diano Castello è senz'altro da scoprire!

Gremus

Gremus
La passione per la Grande Musica,
online dal 2007.