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Musica al lavoro

Può la passione musicale aiutarci nel lavoro di tutti i giorni? Ne sono pienamente convinto. Tempo fa, durante un master di Programmazione Neurolinguistica ho scoperto che Richard Bandler, che ne è stato uno dei padri fondatori, è un esperto di musica e considera la musica come uno dei mezzi più efficaci per cambiare stato d'animo.

Già Platone aveva intuito quanto fosse potente la musica nel determinare gli stati d'animo e sosteneva che ogni "modo" musicale fosse adatto ad una particolare condizione di vita. Sulla scia di Platone, Bandler vede la musica come un mezzo privilegiato per evocare lo stato d'animo più adeguato alla situazione del momento e alle richieste quotidiane. Vede inoltre la musica come uno strumento molto efficace per trasformare uno stato interiore negativo in uno stato positivo e conseguentemente per effettuare scelte vincenti e trovare risorse adeguate nei momenti di difficoltà.

Tutti noi proviamo sensazioni diverse a seconda della musica che ascoltiamo, e scegliamo più o meno istintivamente la musica più adatta al momento che stiamo vivendo o al contesto. Nessuno si sognerebbe di diffondere un brano Heavy nella sala d'attesa di un ospedale, o un adagio settecentesco in un Pub downtown. Molti atleti si preparano alle gare con l'MP3 nelle orecchie, e ognuno sceglie la "sua" musica attivante, calmante e in vari modi ispiratrice a seconda dei suoi bisogni. Poiché lo "stato" di ognuno di noi è fortemente influenzato dalla musica, se prima di un colloquio importante potessimo infilarci le cuffiette per ascoltare la "nostra" musica attivante ci sarebbero buone probabilità di affrontare il colloquio in uno stato ottimale.

Oltre a darci la possibilità di cambiare stato d'animo (reagendo ad essa in modo totalmente) individuale, la musica, il mondo musicale, i musicisti che hanno fatto la musica nei secoli, ci hanno regalato modelli potentissimi a cui rifarci non soltanto nella nostra vita personale ma anche lavorativa. La musica porta con sé un bagaglio immenso di modelli, di metafore, di programmi e di esempi utili per trovare nuove chiavi di lettura, nuove mappe mentali, nuovi modelli organizzativi per pensare al lavoro che verrà. L'orchestra, ad esempio, è un modello di organizzazione eccezionale a cui ispirarsi per costruire Team efficaci ed efficienti. Si tende a fare riferimento soltanto alla figura del Direttore d'orchestra, che in effetti incarna un modello di Leadership estensibile al mondo del lavoro. Il Direttore è tuttavia parte integrante del Team, ed è consapevole di essere del tutto inutile senza l'orchestra, la squadra di cui fa parte. Orchestra, direttore, prime parti, e tutti gli altri, costituiscono un modello dal quale si potrebbe apprendere molto, perché raffigura l'autentico Team per eccellenza, regolato da leggi precise ma sostenuto dal riconoscimento del ruolo, del contributo e dell'importanza di ciascuno.

Tra i grandi musicisti, del passato e del presente, possiamo trovare modelli superlativi; persone capaci di creare dal nulla procedure e soluzioni che hanno permesso alla musica e al mondo musicale di sopravvivere in carenza di quattrini, di musicisti, di strumenti e persino di musica. Riscoprire come usò la musica e le arti il Re Sole, Luigi IV, in uno dei momenti più oscuri della storia, oppure svelare le strategie di marketing di Paganini, scoprire come Verdì inventò il mercato musicale moderno, studiare come il jazz abbia preso forma dalla miseria più nera, oppure modellare i Pooh o Celentano per costruire modelli di Business moderni, tutto ciò, se ben analizzato, può rappresentare un campionario ispiratore sull'onda del "si può fare"!

La passione musicale è diffusa ovunque, e condividerla equivale a predisporre un terreno comune per costruire relazioni di qualità, sia all'interno del proprio contesto di lavoro, sia con i clienti o riferimenti esterni.
Se la passione e il linguaggio sono "comuni" è molto più facile comunicare suggestioni e punti di vista usando la musica come metafora delle varie situazioni quotidiane.

Infine un pensiero rivolto ai Musicisti di oggi, spesso disorientati nel mondo del lavoro. Chi più di loro dovrebbe avere la musica come alleata? Può però nascere un problema di segno opposto: troppo spesso i musicisti non studiano a fondo le dinamiche del mondo del lavoro!

Insomma: musica e lavoro potrebbero scambiarsi moltissimo, a beneficio di entrambi.

Gremus

Gremus
La passione per la Grande Musica,
online dal 2007.