¨

Le terzine

Ed eccoci giunti alle "famigerate" Terzine. Non è così complicato far stare tre note uguali nello spazio di un quarto, di un ottavo o altro. Le principali difficoltà sono le seguenti. 

Innanzi tutto le tre note di una terzina devono essere davvero uguali.
In secondo luogo, se si tratta, ad esempio, di far stare una terzina di ottavi nel primo quarto di una battuta in due quarti - situazione molto frequente - c'è il problema di come coordinare i due movimenti della mano, levare e battere, con le tre note della terzina; tre note su due movimenti. 

Per affrontare questa questione, cominciamo prima di tutto a riconoscere la terzina con l'aiuto di un esempio grafico. 

Le Terzine

Le terzine sono considerate gruppi irregolari: dove dovrebbero esserci una o due note, ce ne sono tre. Sono figurazioni molto diffuse e si possono incontrare brani interamente scritti in terzine. La prima cosa da osservare è che le terzine sono formate da valori immediatamente più piccoli rispetto al valore della nota che contiene la terzina. In altre parole: una terzina di ottavi sta nello spazio di un quarto; una terzina di sedicesimi nello spazio di un ottavo, eccetera. 

Supponiamo di dovere affrontare un piccolo brano di due battute, in 2 quarti, costituito da quattro terzine di ottavi.

Quattro terzine

Come detto sopra, la difficoltà sta nel coordinare, per ogni terzina, i due movimenti della mano (levare e battere) con il solfeggio delle tre note. Il metodo intuitivo, o "ad orecchio"�, può funzionare ma è rischioso e poco sicuro. Non è raro che alcuni aspiranti musicisti, fidandosi dell'orecchio, finiscano col solfeggiare le terzine in questo modo:

Un modo errato di solfeggiare le terzine

o in questo:

Un altro modo errato di solfeggiare le terzine

L'uno e l'altro modo non rappresentano la modalità corretta di leggere una terzina. 

Per mostrarvi come leggere una terzina, vi propongo un metodo che a prima vista potrebbe apparire elaborato, ma che si rivela di fatto la strategia migliore per affrontare con facilità qualunque gruppo irregolare.  

Tralasciamo le altezze delle note e concentriamoci sul valore ritmico. Mettiamo uno dopo l'altro dodici sedicesimi, senza preoccuparci del tempo di battuta.

Dodici sedicesimi, uno dopo l'altro

Solfeggiamo questi sedicesimi a gruppi di tre. Il movimento della mano è esattamente quello che si utilizza per solfeggiare il 2/4. Il primo gruppo di tre muovendo la mano verso il basso, il secondo gruppo di tre verso l'alto, il terzo gruppo di tre verso destra e il quarto gruppo verso il centro.

Solfeggiare i sedicesimi con il corretto movimento della mano

Tutti i sedicesimi devono essere assolutamente uguali. Dovrebbe risultare una sequenza di 12 sedicesimi uguali, raggruppati per tre, ben sincronizzati al movimento della mano.

Ora, utilizzando le legature di valore, uniamo due a due tutti i sedicesimi, senza cambiare il raggruppamento per tre legato al movimento della mano, come abbiamo appena fatto.

Solfeggiare i sedicesimi legandoli due a due

Solfeggiamo esattamente come abbiamo fatto prima i tre gruppi di sedicesimi ma, questa volta, rispettando le legature di valore appena aggiunte.

Ripetiamo più volte il frammento, cercando di afferrare come funzionino i raggruppamenti che abbiamo creato.

Proviamo a riscrivere il frammento sostituendo le coppie di sedicesimi con gli ottavi (2 sedicesimi formano un ottavo).

Legare due a due i sedicesimi

Solfeggiamo il frammento come abbiamo fatto prima.

Come già detto, la mano si muove come in una battuta di 2/4.
Ora state solfeggiando tre ottavi coordinati con il movimento binario di battere - levare: proprio ciò che volevamo ottenere.

Se riscriviamo il frammento, riportando gli ottavi definiti nell'esempio precedente in una battuta di 2/4, dobbiamo necessariamente apporre un segno di raggruppamento per ogni gruppo di tre ottavi affinché si capisca che devono essere solfeggiati in gruppi di tre ottavi per ogni quarto.
Ecco che abbiamo formato e imparato a solfeggiare le terzine.

Terzine sincronizzate con i movimenti binari

Una volta presa familiarità con la tecnica di coordinamento, potrete leggere le terzine con la massima naturalezza e senza tentennamenti. 

Nel prossimo articolo affronteremo la Scala Musicale.


ESERCIZIO

Note per l'esercizio

L'esercizio è dedicato alle terzine.Suggerisco di esercitarsi prima con l'esempio che ho descritto nell'articolo per comprendere come battere la terzina. Poi si potrà affrontare l'esercizio. La difficoltà, come già detto, è sincronizzare una terzina di tre note all'interno di un movimento binario. 

Gremus

Gremus
La passione per la Grande Musica,
online dal 2007.