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Come suonare la tromba

Imparare come suonare la tromba è il tema di questo articolo.

La versatilità della tromba è paragonabile solo alla sua storia millenaria e insieme leggendaria. Il principio di funzionamento di una tromba è di una semplicità elementare: un tubo cilindrico ripiegato (in antichità esteso) con ad una estremità una piccola tazza, il bocchino, nella quale chi suona emette una minuscola pernacchia.
Ed è proprio questa capacità di trasformare una irriverente pernacchia in un suono ciò che fa della tromba uno strumento nobile e maestoso: una specie di Re Mida della musica.

Il problema è che la tromba non fa tutto da sola e per suonare la tromba è  necessario di dominarla affinché quella capacità quasi taumaturgica di trasformare rumori in suoni diventi abilità musicale.
Per partarne a fondo mi affido alla consulenza del maestro Gianmario Bonino, titolare della cattedra di tromba presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Gianmario Bonino
Gianmario Bonino

La tromba

Come il solito iniziamo dando qualche consiglio a chi, volendo cominciare a maneggiare una tromba magari con l'intenzione di imparare a suonare la tromba da autodidatta, deve procurarsene una.
E' opportuno iniziare con la classica tromba in Si bemolle a tre pistoni. Così come accade per molti strumenti, anche per la tromba si possono trovare in commercio strumenti a prezzi davvero bassi, inferiori ai 200 euro.
A differenza di ciò che accade per altri strumenti a fiato con meccaniche più delicate, gli strumenti economici, anche di marche poco conosciute, possono tutto sommato rivelarsi una scelta adatta per il primo approccio allo studio. L'importante è che quel minimo di meccanismo, costituito dai pistoni, funzioni a dovere. Ci sono trombe molto economiche che possono accompagnare gli studi per i primi due o tre anni ma, va detto, si può incappare in qualche strumento economico assolutamente insuonabile. Come il solito la consulenza di un amico studente o di un maestro, può essere di aiuto.

Comprare una tromba

Anche le aziende più note e blasonate (Bach, Yamaha, Stomvi) dispongono nel loro catalogo di trombe da studio, sebbene questi costino decisamente di più. Talvolta viene presentata come tromba da studio uno strumento da 1000, 1500 euro.
Ovviamente sono strumenti ottimi, ma siccome gli strumenti professionali costano poco di più (dai 2500 euro) la scelta migliore potrebbe essere quella di iniziare con uno strumento più economico, magari correndo il rischio di imbroccarne uno sfortunato e conseguentemente di doverlo subito sostituire con un altro (sempre economico), per poi dopo due o tre anni, quando gli studi saranno più avanzati, orientarsi subito ad uno strumento professionale che accompagnerà lo studente fino al primo professionismo. A conti fatti è spesso la soluzione migliore.

 

Tromba Eastar Bb

Eastar Tromba Bb

Tromba in ottone colore oro

Buona accordatura e eccellente vibrazione.
Con custodia + bocchino 7C

 

Così come accade per il clarinetto e per gli altri strumenti bandistici, può accadere che nella banda vicino a casa ci sia uno strumento che vi aspetta e un maestro in grado di darvi i primi rudimenti.
Gli strumenti che le bande mettono a disposizione sono spesso dei veri e propri "catorci", ammaccati ma, a differenza dei clarinetti, l'apparenza può ingannare.
Qualche ammaccatura non rende una tromba insuonabile; forse è meno bella, ma comunque ci si può fare musica ugualmente. L'importante è che i pistoni funzionino, che scorrino come tasti di un pianoforte. Se i pistoni funzionano, la tromba generalmente è suonabile.
Come diremo fra poco l'elemento davvero importante è il bocchino, che merita un discorso a parte.

 

 

Prima però c'è una questione che è bene chiarire da subito.
Nelle bande si suonano molti strumenti che apparentemente sono simili alla tromba e che in effetti vengono suonati da chi ha studiato tromba, ma che non sono la tromba in Si bemolle adatta allo studio fondamentale. Si trovano flicorni, trombe in altre tonalità, cornette e quant'altro.
Se l'obiettivo, ad esempio, è quello di imparare a suonare il flicorno contralto (detto genis ), per poi suonare esclusivamente in banda va benissimo iniziare dal flicorno. Se invece si desidera affrontare un percorso di studio regolare è necessario iniziare dalla tromba in Si bemolle, pena il rischio di rendersi la vita un po' più confusa. La cornetta in Si bemolle, quella vera, con canneggio conico, potrebbe sostituire inizialmente la tromba in Si bemolle, ma va detto che in Italia questo strumento è piuttosto raro. Molto spesso si fa passare per cornetta una tromba con cilindri o altro. Per cui meglio imparare come suonare la tromba dalla tromba in Sib. Assolutamente da evitare, inizialmente, qualunque strumento che non sia rigorosamente in Si bemolle.

Il bocchino

Il bocchino è l'anima sonora della tromba. E' li che la famosa pernacchia diventa suono; è lì che il trombettista appoggia le labbra per far suonare la tromba.
Così come non esiste una bocca uguale all'altra, così come ognuno ha un precisa conformazione delle labbra, ogni trombettista ha un suo bocchino preferito, trovato dopo averne provati negli anni più di uno, e dopo aver individuato un proprio metodo di emissione.
Al bocchino è necessario porre una certa cura, non solo nella scelta, ma anche nella custodia. Un colpo sulla parte che va innestata alla tromba oppure sull'estremità dove si poggiano le labbra e si riapre il problema di trovare il bocchino ideale.

Il bocchino, semplice all'apparenza, possiede diverse caratteristiche: la grandezza della tazza, la profondità della tazza e la forma dell'orlo dove si poggiano le labbra.
In via di principio a labbra più grosse corrisponde l'esigenza di tazza più grossa. Tuttavia i trombettisti professionisti cercano di avvicinarsi a dimensioni maggiori di tazza perché questa permette una maggiore elasticità nella vibrazione delle labbra. Per contro una tazza grossa presuppone un controllo molto sicuro dell'imboccatura e una solidità muscolare delle labbra. Per cui, per chi impara come suonare la tromba è consigliabile orientarsi verso dimensioni di tazza medio-piccole, passando alle medie ed alle più grandi col tempo.

 

 

La profondità della tazza influisce invece sulla qualità del suono. Una tazza profonda darà un suono più scuro e caldo, più adatto al genere classico e meno al jazz. Una tazza meno profonda darà un suono più brillante e penetrante.

L'orlo infine è legato alla sensazione soggettiva di ogni trombettista. Un orlo morbido può essere confortevole, favorendo l'agilità ma incapace di frenare la tendenza delle labbra a scivolare. Un orlo marcato può risultare meno comodo ma può rivelarsi di grande aiuto quando le labbra sono un po' stanche.
I bocchini costano dai 50 ai 100 euro, a meno che uno non si desideri farsi forgiare un bocchino in oro massiccio. Ogni marca (Bach / Yamaha / Schilke) ha un proprio modo di catalogare i diversi bocchini a seconda dell'apertura. Difficile perciò consigliare un preciso bocchino a chi inizi. Il modello medio di ciascuna marca può essere un buon punto di inzio. Nei bocchini Bach, ad esempio, i maestri consigliano spesso di iniziare con il modello 7C ovviamente presupponendo che chi suoni abbia labbra di forma media.

Un'ultima cosa a proposito del bocchino che viene venduto insieme allo strumento. Spesso si tratta di un bocchino con caratteristiche medie, del tutto adatto a chi vuole suonare la tromba autodidatta.. Se invece un maestro dovesse giudicare quel bocchino inadatto si può dare inizio alla ricerca del "giusto bocchino" approfittando dei consigli dati sopra.

come suonare la tromba

Come suonare la tromba

Nello studio della tromba sono estremamente delicate tutte le fasi iniziali, la cosiddetta impostazione, che normalmente dura uno o due anni dall'inizio dello studio. Una impostazione scorretta può seriamente compromettere o almeno complicare tutto il corso di studi.
L'errore principe di ogni studente (soprattutto dei più avanti con l'età) è quello di tentar da subito di raggiungere i suoni più acuti, cioè di voler ampliare la propria estensione. Questo sforzo prematuro inflitto alle labbra può portarle ad accumulare posture sbagliate che col tempo diventano difficili da rimuovere. Si dovrebbe avere l'avvertenza di non forzare mai l'estensione raggiungibile con naturalezza limitandosi, nei primi tempi, a suonare la tromba in quel tratto di un'ottava che racchiude i primi armoni principali dello strumento, cioè dal Do sotto il rigo (Si bemolle reale) al Do dell'ottava superiore in terzo spazio. Su questa ottava poi occorre lavorare almeno per i primi sei mesi (anche un anno), prima di avvicinare il quarto armonico mi (quarto spazio). Per il quinto armonico (sol sopra il rigo) occorre altro tempo difficilmente quantificabile (dipende naturalmente dallo studio e dalle attitudini personali). In ogni caso, nei primi anni bisogna utilizzare l’estensione acuta con parsimonia, senza forzature.

 

 

 

Il raggiungimento dei due estremi della prima ottava può anche essere un metodo indicativo per giudicare se una persona è davvero idonea a suonare la tromba. Alcune conformazioni dentali, infatti, pregiudicano fisicamente il raggiungimento di importanti obiettivi tecnici. Tali conformazioni non sono correggibili e sono evidenziabili sin da subito al primo approccio allo strumento.
Se un aspirante allievo non riesce nei primissimi giorni ad emettere con facilità il primo armonico Do sotto il rigo (sempre esprimendosi nella trasposizione in Si bemolle), il secondo armonico Sol sulla seconda linea ed il terzo Do dell'ottava sopra(armonici eseguibili senza toccare i pistoni), probabilmente non è idoneo ad imparare la tromba, mentre può esserlo per il trombone o le tube, che hanno bocchini più grossi.

Dove imparare a suonare la tromba

Sulla ricerca di un maestro o di una scuola ne ho già ampiamente trattato nei due articoli dedicati al pianoforte ed al clarinetto per cui preferisco non dilungarmi invitandovi a leggere ciò che ho già scritto (nelle parti finali di ciascun articolo).

 

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Purtroppo non tutte le scuole civiche o private hanno una classe di tromba per cui talvolta è necessario affidarsi ad un maestro privato. Trovarlo non è difficile. Anche la tromba, come il clarinetto, ha un'ampia diffusione in ambito bandistico, nelle fanfare, nelle brass-band e nelle jazz-band. Contattando una di queste realtà sarà possibile venire a contatto con qualche maestro.
Attenzione però! Come già detto nell'articolo dedicato al clarinetto, il maestro deve essere un autentico maestro di tromba, cioè che la sappia suonare bene e che sappia pure insegnare. Diffidare categoricamente dai "praticoni" che sanno fare otto note sul Genis e che, ovviamente, vi potranno insegnare a fare solo quelle otto note.

L'impostazione alla tromba

Sebbene con la tromba siano praticabili molti generi musicali, l'impostazione di base è comune, senza distinzioni. Non è vero che per suonare il jazz bisogna gonfiare le gote come faceva Dizzy Gillespie. Solo Gillespie faceva buone cose gonfiando lo gote, così come solo Compay Segundo suonò per una vita una chitarra accordata per quarte (se l'era accordata così da ragazzo senza che nessuno gli insegnasse come era giusto fare) che però sapeva suonare solo lui al mondo.
Una corretta impostazione classica permette di orientarsi verso tutti i repertori preferiti, e con la tromba c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Metodo per tromba

Dovendo procurarsi un metodo, magari per tentare la strada di imparare come suonare la tromba da autodidatta, c'è oggi una discreta varietà di opzioni, sebbene è opportuno prestare una certa attenzione.
I vecchi metodi, di impostazione "primi del '900", partivano dal presupposto inverso a ciò che è stato consigliato in questo articolo, e cioè che compito del primcipiante era quello di raggiungere il più brevemente possibile l'intera estensione dello strumento.
Oggi la si pensa in modo diverso e tutti i nuovi metodi di ispirazione americana o inglese seguono l'allievo in maniera meno forzata.

L'importante è affidarsi a metodi espressamente concepiti per principianti

Ringrazio infine il maestro Gianmario Bonino per la collaborazione

Gremus

Gremus
La passione per la Grande Musica,
online dal 2007.