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Imparare a suonare il trombone

Quante volte ci è capitato di dare del "trombone" a qualcuno: al nonno brontolone oppure a qualche professore pedantemente loquace. In verità il trombone, lo strumento musicale, non è né brontolone né pedante. E un nobilissimo strumento, virile nella voce e maschio nell'aspetto.
Strumento di forma allungata, con questa "coulisse" che per noi italiani ha già nel nome qualcosa di provocatorio, ci appare nell'orchestra come uno scaltro seduttore, impietoso fra trombe e viole.
Ma è nella voce, è nel timbro che rivela tutto il suo fascino. Serio, compassato, adulto e solido.

Il trombone a coulisse, a differenza degli altri strumenti della famiglia degli ottoni, quali la tromba o il corno, ha una storia assai più giovane.
Si è sviluppato a partire dalla "tromba a tirarsi" del '400 a cui fu applicata un tubo mobile detto "coulisse". Come qualche volta accade il più giovane "batte il naso" ai più anziani: grazie all'introduzione della coulisse, il trombone fu il primo tra gli ottoni a poter suonare tutte le note della scala cromatica con precisione, mentre il corno e la tromba dovettero aspettare l'applicazione dei pistoni nell'ottocento per poter accedere più agevolmente a tutte le note nella loro estensione.

Il trombone è formato da due parti: "la parte fissa e la coulisse ".
La parte fissa presenta ad una estremità la campana, mentre all'altra estremità viene apposto il bocchino.
La famiglia dei tromboni è formata da cinque strumenti di taglia differente: il soprano, il contralto, il tenore, il basso e il contrabbasso.
Quello più usato è il tenore.

Per saperne di più mi sono rivolta ad Agostino Viggiano trombonista della Civica Orchestra di fiati di Milano da più di vent'anni.

Cosa ci puoi dire sulla storia del trombone?

I tromboni antichi avevano campane molto più piccole, quasi come quelle delle trombe e il canneggio era più stretto. Questo è naturale visto che derivavano direttamente dalle "trombe da tirarsi", alle quali fu applicato un prolungamento mobile alla campana per ottenere più suoni.
Poi la campana divenne la parte fissa e la coulisse si sviluppò in lunghezza. Il ruolo principale di questi tromboni cinquecenteschi era il raddoppio delle voci nella musica sacra. Il quartetto che veniva usato era formato da cornetto, trombone contralto, tenore e basso.
Al trombone basso, essendo in posizione estesa molto più lungo di un comune braccio destro (il braccio destro, che tira la coulisse, normalmente arriva fino alla settima e ultima posizione del trombone tenore), fu aggiunta una manetta di prolungamento della lunghezza di circa trenta centimetri che permetteva di arrivare alle posizioni più basse.
Con lo sviluppo della musica strumentale settecentesca e la crescente richiesta di ampliamento di volume sonoro adeguato agli organici sempre più ampi delle orchestre, anche il trombone cominciò a trasformarsi. Subì un ampliamento della campana e del canneggio fino a raggiungere le dimensioni degli odierni tromboni che posseggono una notevole potenza di suono.
Al trombone basso fu poi inserita una ritorta che permetteva di raggiungere la nota più grave senza dover più usare la manetta di prolungamento.
Anche i materiali si raffinarono ed oggi si è raggiunta una grande precisione nella costruzione dei canneggi.

Per acquistare un buon trombone da studio quali sono le caratteristiche da tenere presente?
Innanzi tutto per chi inizia conviene cominciare con lo studio del trombone tenore in si bemolle.
Il trombone fa parte della classe degli ottoni a canneggio cilindrico come la tromba, con una campana finale conica. La qualità dello strumento dipende da diversi fattori ma tra questi il più importante è la giusta proporzione tra la misura del canneggio e lo sviluppo della campana.
Se le dimensioni dei due fattori non sono sufficientemente equilibrate il suono non sarà dei migliori.
Oggi sul mercato si trovano strumenti di buona qualità, anche per chi inizia, ad un prezzo di base tra i 450 e i 600 euro.

Quali sono i materiali con cui sono costruiti i tromboni?
Il materiale di base naturalmente è l'ottone. Le leghe impiegate hanno diverse percentuali di rame, zinco e stagno. A seconda della percentuale di rame l'ottone assume una colorazione gialla o rossastra.
Tra i due tipi di lega il suono può variare leggermente. Quello in ottone rosso da' un suono più pastoso e un poco più scuro. L'ottone giallo ha un suono leggermente più brillante.
Per iniziare vanno bene entrambi, è solo una questione di gusti.
Importante è la laccatura che ha lo scopo di preservare maggiormente le parti a contatto con la pelle, prevenendo l'ossidazione dovuta al sudore.
Anche l'argentatura da' al trombone un suono diverso, più brillante, ma gli strumenti argentati sono più costosi ed esagerati per chi vuole iniziare.
Tra le marche che offrono buoni strumenti ad un buon prezzo troviamo Jupiter, Yamaha, Courtois, Holton e Bach.

I laboratori artigianali, soprattutto quelli tedeschi, producono strumenti superbi per la professione, sebbene siano notevolmente più costosi, e per chi inizia a suonare non vale la pena di spendere cifre così importanti.
Naturalmente si inizia a suonare con il trombone tenore. Sia il basso che il contralto vengono affrontati dopo aver ottenuto dimestichezza con il tenore.
Lo strumento viene fornito con un bocchino standard. Può essere necessario comprarne uno più adatto alla conformazione del proprio labbro. Un bocchino di buona qualità si trova in commercio al costo di 50/70 euro

A che età si può cominciare a studiare il trombone?
Anche a dieci anni, a patto di avere a disposizione uno strumento adatto. La difficoltà per un giovane ragazzo può derivare dal non possedere ancora un braccio destro sufficientemente lungo per raggiungere le posizioni più allungate con la coulisse (sesta e settima). Di solito un ragazzo mediamente sviluppato arriva naturalmente fino alla quinta posizione.
Esistono tuttavia strumenti con la "ritorta", adatti appunto a chi ha un braccio destro troppo corto.

Cos'è la ritorta?
La ritorta è un tubo addizionale innestato alla campana che viene azionato da una valvola. Quando si devono raggiungere le posizioni più lunghe si aziona la ritorta che sostituisce le ultime posizioni della coulisse.
La ritorta non serve solo ai ragazzi o a chi ha difficoltà a raggiungere delle posizioni lunghe, ma è utile anche a facilitare alcuni passaggi di tecnica offrendo la possibilità di ampliare l'estensione verso il basso.
La Yamaha ha creato anche uno strumento con la coulisse più piccola e una ritorta speciale per i bambini. Questo strumento è meno pesante sebbene debba essere sostituito molto presto perché incompleto. Può essere interessante come strumento acquistabile dalle scuole, per darlo in prestito ai bambini che iniziano.

Qual'è la vita media di un trombone?
Un buon trombone può durare molti anni se tenuto bene. La parte più delicata dello strumento è la coulisse. La zona finale del "maschio" della coulisse è calibrata alla perfezione per scorrere senza attrito e nello stesso tempo avere una tenuta efficace. Se la coulisse prende dei colpi e si deforma lo scorrimento non è più fluido e produce rumori fastidiosi. E' anche molto difficile da riparare, quindi è necessario averne molta cura.
Per far scorrere bene la coulisse si usano delle creme lubrificanti speciali che si trovano in commercio e che vanno applicate prima di suonare.

La manutenzione dello strumento è complicata?
La coulisse va pulita ogni settimana esternamente ed internamente per evitare che la crema formi dei residui e impedisca il buon scorrimento. L'operazione non è complicata. La parte esterna si pulisce con della carta o una pezza. La parte interna con uno scovolino. Anche l'interno della parte fissa richiede una particolare cura, soprattutto dove va ad innestarsi la coulisse. Si pulisce con uno scovolino apposito che consente di recuperare i residui di crema dall'interno del canneggio. E poi si lava il tutto con un po' di acqua e sapone sgrassante.

E' possibile studiare il trombone da autodidatti.
Non conosco metodi per studiare da autodidatti e comunque consiglio sempre di iniziare con un maestro. Anche perché i primi mesi sono molto delicati. Non a tutti risulta subito facile trovare le prime note. E' necessario un certo periodo di apprendistato per riuscire ad emettere tutte le note, e si comincia ad avere un certo grado di soddisfazione dopo almeno un anno di studio. Naturalmente sono dati molto soggettivi, dipende sempre dal tempo dedicato allo studio e dalla disposizione naturale allo strumento.

Il repertorio?
Il repertorio che si può affrontare con il trombone a tiro è vastissimo, dal sinfonico all'opera, dalla musica da camera al jazz. Ci si può divertire suonando nelle bande e nelle Brass Band o creando un proprio quartetto di tromboni.

Il trombone fu popolarissimo per tutto il '500, e fino a metà del '600 fu impiegato nella musica strumentale delle corti quale complemento alle voci.
Celebri sono le composizioni di Gabrieli ed un ruolo importante, il trombone, l'ebbe pure nelle opere di Monteverdi.

Tra la seconda metà del '600 fino all'inizio del '700 ebbe un periodo di oblio.
Tuttavia nella sua patria d'elezione, l'area germanica, non smise mai di essere considerato uno strumento nobile; grazie all'impiego in molte partiture di Gluck e Mozart ritornò ad avere un ruolo importante nella grande famiglia degli ottoni. Nel Requiem, Mozart ne fece il protagonista del "Tuba Mirum".
Johannes Brahms, Richard Strauss e Richard Wagner lo impiegarono profusamente nelle loro composizioni dopo che Hector Berlioz ne aveva decantato la forza nell'esprimere un largo ventaglio di suggestioni sonore.
Tra la fine dellâ’ottocento e per buona parte del novecento furono costruiti tromboni a pistoni che trovarono il loro maggior impiego nelle bande militari tedesche, italiane e francesi grazie alla loro maggior comodità nel suonare marciando.

Oggi si è tornati a suonare il trombone a coulisse anche nelle bande.
Nel Jazz e nella musica Swing americana il trombone contribuì inizialmente come semplice sostenitore della struttura armonica, meritandosi poi anche un ruolo da solista.

Quali metodi di studio ci puoi indicare?
Come per tutti gli strumenti la letteratura didattica si è evoluta parecchio, anche grazie alla disponibilità nelle nostre librerie di metodi americani.
Metodo interessante è quello del francese Andrèe LaFosse in quattro volumi. Oppure il libro di un autore italiano, Peretti che ha scritto un metodo sia per trombone a pistoni che per trombone a tiro."

Viene ancora studiato il trombone a pistoni?
"La cattedra di trombone in conservatorio segue ancora i vecchi programmi che prevedono un unico insegnate per tromba e trombone, e per trombone si intende quello a pistoni. Tanto è vero che ancora oggi si possono trovare dei titolari di cattedra di trombone in alcuni conservatori d'Italia che sono invece dei trombettisti. Il trombone a tiro è oggi comunque più suonato perché ha un suono più bello e permette tutti quegli effetti che non sono possibili sul trombone a macchina"

E' facile trovare un insegnante di trombone nelle scuole civiche e in quelle private?
"In alcune scuole è possibile trovare l'insegnante di tromba che insegna anche il trombone. Per chi vuole suonare il trombone a tiro è un po' penalizzante. La tecnica della coulisse è delicata. Imparare a legare e a pronunciare le note con il trombone a coulisse è totalmente diverso che con trombe o tromboni a pistoni. Riuscire a pronunciare le singole note senza cadere nella tecnica del glissato, tipica del trombone a tiro, richiede uno studio attento e specifico.
E' meno penalizzante per un trombettista avere un insegnante trombonista che non viceversa.

Augurandoci che tutti gli appassionati di trombone trovino l'insegnante adatto ringraziamo Agostino Viggiano per la disponibilità.

 

Gremus

Gremus
La passione per la Grande Musica,
online dal 2007.